La capacità giuridica è l’attitudine del soggetto ad essere titolare di diritti e doveri, si acquista alla nascita e si perde con la morte. Ogni persona fisica quindi possiede tale capacità per il solo fatto di esistere, a prescindere dalla durata della sua esistenza.
La capacità di agire è, invece, l’attitudine del soggetto a compiere atti giuridici mediante i quali acquista diritti ed assume doveri il tutto al compimento del 18 anno di età.
La capacità di agire viene definita all’ art.2 del Codice Civile come attitudine a compiere manifestazioni di volontà che siano idonee a modificare la propria situazione giuridica.
La capacità di agire si basa su tre presupposti:
- la capacità di intendere: capacità di comprendere il valore e le conseguenze delle proprie azioni
- la capacità di volere: possibilità di fare le proprie scelte in maniera consapevole e responsabile
- l’età: si intende la maggiore età, cioè il compimento del diciottesimo anno
Alcuni soggetti (minorenne, malato di mente ecc.) si trovano in uno stato di incapacità più o meno grave per il quale:
- non sono in grado di compiere nessun atto giuridico valido (incapacità assoluta)
- possono provvedere solo in parte ai propri interessi compiendo soltanto alcuni atti (incapacità relativa)
La capacità di agire in materia di rapporti di lavoro si acquista a 15 anni, purché non si tratti lavori pesanti.