Appartengono a queste categorie gli invalidi civili, gli invalidi per cause di lavoro (infortuni e malattie professionali), gli invalidi di guerra, i profughi e le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Alle categorie protette la legge riserva delle quote di assunzione in relazione al numero di occupati nelle aziende pubbliche e private.
Le aziende con una determinata dimensione occupazionale sono obbligate ad assumere una percentuale di lavoratori appartenenti alle cosiddette Categorie protette e categorie ad esse equiparate che presentano specifici requisiti nel rispetto di particolari procedure.
Per categorie protette si intendono i seguenti lavoratori disabili:
- Invalidi militari di guerra
- Invalidi per servizio (tutti quei lavoratori dipendenti pubblici, compreso i corpi militarizzanti, che per motivo di lavoro hanno acquisito una malattia professionale o infortunio)
- Invalidi del lavoro (come sopra, ma dipendenti da aziende private)
- Invalidi civili (tutti coloro che, per motivi diversi da cause di guerra, servizio, lavoro, hanno perduto una certa percentuale di capacità lavorativa)
- Privi della vista
- Ex tubercolotici (ovvero dimessi da luoghi di cura)
Appartengono invece alle categorie equiparate:
- Orfani e vedove (solo delle seguenti categorie: guerra, lavoro, servizio)
- Profughi
- Vittime del terrorismo e della criminalità organizzata
I disabili e altri soggetti ad essi equiparati disponibili all’avviamento al lavoro sono iscritti in un elenco tenuto presso gli uffici provinciali del lavoro, che provvedono a formare una graduatoria unica secondo regole e criteri uniformi fissati dal ministero del Lavoro.
Nell’ambito della graduatoria delle categorie protette si tiene conto di:
- propensioni professionali manifestate dal lavoratore,
- disponibilità ad una collocazione parziale o indeterminata, su tutto il territorio provinciale o limitata ad una parte di esso,
- esigenze dell’impresa richiedente.
Gli appartenenti alle categorie equiparate beneficiano delle assunzioni obbligatorie con precedenza e preferenza rispetto alle altre categorie protette.