Ai fini della valida attivazione di stage e tirocini, i datori di lavoro devono necessariamente appoggiarsi ad un ente promotore che sia abilitato, appunto, all’attivazione di stage.
Quindi, per ente promotore si intende qualsiasi ente che sia abilitato dalla legge a promuovere stage e tirocini.
L’ente promotore per eccellenza, di solito, è la Provincia che al suo interno ha attivo il servizio dell’ufficio tirocini che gestisce le pratiche relative alle attivazioni.
Il ruolo svolto dall’ente promotore è di primaria importanza ed insostituibile. Ad esso è affidato il compito di monitorare l’andamento dello stage e segnalare a chi di dovere eventuali violazioni e/o anomalie durante lo svolgimento dello stesso.
A tal fine, l’ente promotore ha la facoltà di recarsi dall’azienda (cd. ente ospitante) e verificare che lo svolgimento dello stage avvenga in maniera corretta e conforma alla convenzione.
Ogni tirocinio, infatti, è regolato da una convenzione (sottoscritta dal datore di lavoro e dall’ente promotore) che regola le modalità di svolgimento del tirocinio e da un progetto formativo, che riporta finalità e obiettivi dello stesso.
Tutta la documentazione utile per lo stage (convenzione, progetto formativo, DID, schede presenze, attestati) deve essere consegnata all’ente promotore prima dell’attivazione, durante e alla fine dello stage.
E’ molto importante ricordare che talvolta l’ente promotore di stage si fa carico delle assicurazioni Inail ed RC, ciò che rappresentano una grandissima agevolazione per l’azienda ospitante.
Tra gli enti promotori si annoverano università, scuole superiori (pubbliche e private), provveditorati agli studi, agenzie per l’impiego, centri pubblici di formazione professionale e/o orientamento, fondazioni dei consulenti del lavoro, comunità terapeutiche e cooperative sociali, servizi di inserimento lavorativo per disabili, istituzioni formative private non a scopo di lucro.