I fondi di previdenza complementare sono delle forme di previdenza istituite dal Legislatore con la finalità di erogare un trattamento pensionistico aggiuntivo rispetto al trattamento riconosciuto dagli Enti previdenziali obbligatori.
L’esigenza nasce dalla consapevolezza che, a seguito delle riforme del sistema pensionistico che hanno comportato il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, gli Istituti obbligatori non saranno più in grado di assicurare una pensione analoga a quella degli ultimi stipendi percepiti dal lavoratore.
Lo scopo dei fondi di previdenza complementare è proprio quello di offrire ai lavoratori dipendenti la possibilità di costituirsi una “seconda pensione” aggiuntiva a quella obbligatoria.
Le più importanti novità sulla disciplina di questi fondi sono state introdotte da D.lgs n. 252/2005, il quale ha previsto la possibilità di utilizzare il Trattamento di Fine Rapporto come fonte di finanziamento delle forme pensionistiche complementari. A partire dal 1 gennaio 2007 il lavoratore dipendente del settore privato deve effettuare la scelta di adesione o meno alla previdenza complementare.
I fondi si suddividono in 5 tipologie:
- fondi pensione chiusi (o negoziali)
- fondi aperti
- i piani individuali pensionistici
- i fondi pensione preesistenti
- il Fondinps
I fondi pensione chiusi sono costituiti a seguito di un accordo collettivo tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e quelle dei datori di lavoro. I fondi sono denominati chiusi proprio perché l’adesione è riservata ai soggetti appartenenti ad una categoria individuata dagli accordi. Ad esempio il fondo di previdenza complementare per la categoria dei metalmeccanici è il fondo “Cometa” ma ciò non toglie che un accordo collettivo anche a livello aziendale possa istituire nuovi fondi in aggiunta o in sostituzione dei fondi già esistenti.
I fondi aperti sono istituiti direttamente da banche, società di intermediazione finanziaria, compagnie di assicurazione e società di gestione del risparmio, i quali si occupano direttamente di raccogliere le risorse. L’adesione a tali fondi è aperta a tutti.
I piani individuali pensionistici sono contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale.
I fondi pensione preesistenti sono quelli già esistenti alla data del 15/11/1992, costituiti sulla base di accordi aziendali o interaziendali e prevedono l’adesione solo su base collettiva e riservata ai lavoratori individuati negli accordi.
I Fondinps è il fondo di previdenza complementare istituito dall’INPS che raccoglie le quote tfr dei lavoratori che non hanno effettuato la scelta sulla destinazione del proprio tfr e non esista un fondo di categoria.
I fondi di previdenza complementare sono finanziati da tre fonti:
– il TFR del lavoratore dipendente se vuole accedere alla previdenza complementare mediante la scelta di destinare tutto o in parte il TFR maturato
– il contributo del lavoratore dipendente il quale oltre al TFR può decidere di destinare alla previdenza una parte della propria retribuzione
– il contributo del datore di lavoro spesso imposto dalla contrattazione collettiva ad integrazione delle precedenti forme di finanziamento