Per definizione, è imprenditore agricolo colui che esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.
Fondamentalmente sono tutte attività dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessario del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.
Per quanto riguarda invece le attività connesse, va detto che tale connessione deve realizzarsi:
– soggettivamente: l’attività infatti deve essere svolta da chi al tempo stesso svolge una delle attività essenzialmente agricole;
– oggettivamente: deve infatti esistere un collegamento di carattere economico tra l’una e l’altra attività.
Va sottolineato che, qualora l’imprenditore svolga contemporaneamente attività imprenditoriale industriale in connessione a quella agricola, non perde la qualità di imprenditore agricolo.
In particolare l’attività di trasformazione di prodotti agricoli rientra rientra nell’esercizio della normale agricoltura.