Per l’esercizio di determinate attività è richiesta l’iscrizione in appositi Albi o Registri di categoria.
Tale iscrizione è subordinata al possesso di requisiti morali e professionali stabilite dalle rispettive norme di riferimento e abilitanti al fine dello svolgimento dell’attività stessa, oppure è necessario ottenere il rilascio di apposite Licenze ed autorizzazioni da parte degli Enti competenti, ad esempio il Comune in cui l’attività si svolge.
Tale iscrizione è subordinata al possesso di requisiti morali e professionali stabilite dalle rispettive norme di riferimento e abilitanti al fine dello svolgimento dell’attività stessa, oppure è necessario ottenere il rilascio di apposite Licenze ed autorizzazioni da parte degli Enti competenti, ad esempio il Comune in cui l’attività si svolge.
La mancanza delle licenze e autorizzazioni di cui sopra, non determina, secondo il prevalente orientamento giurisprudenziale, l’illiceità del contratto, ma la mera invalidità.
Il lavoratore avrà dunque, in applicazione dell’art. 2126 c.c., diritto alla retribuzione maturata nel periodo in cui il rapporto di lavoro si è svolto.
Queste licenze ed autorizzazioni erano richieste, ad esempio, per l’esercizio di attività di portierato di case o alberghi, di custodi di magazzino stabilimenti di qualsiasi specie, uffici e simili, quando non rivestono la qualità di guardia giurata.
Questi soggetti, per ottenere il rilascio delle dovute licenze, devono ottenere l’iscrizione in un apposito registro tenuto.
La domanda di iscrizione al registro, che deve essere rinnovata ogni anno, va inoltrata al Sindaco indicando le proprie generalità ed il proprio codice fiscale. La stessa deve essere accompagnata dal certificato di residenza del richiedente e da una dichiarazione del proprietario dell’immobile (ossia del datore di lavoro).
Questa domanda non è richiesta per quei lavoratori che, svolgono unicamente mansioni di pulizia e/o di manutenzione degli immobili.
L’autorizzazione allo svolgimento di queste attività può essere rifiutata o revocata a chi non risulta di buona condotta od è sfornito della carta di identità.
La Legge n. 340 del 2000 ha introdotto delle norme per la semplificazione di alcuni procedimenti amministrativi (Legge di semplificazione 1999) che hanno portato all’abrogazione, dalla data di entrata in vigore della legge stessa, dei procedimenti e degli adempimenti amministrativi per l’iscrizione negli appositi registri dei portieri e dei custodi.