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Mesotelioma pleurico

Il mesotelioma pleurico (maligno) è una forma di tumore relativamente rara e molto aggressiva che origina dal mesotelio, la sottile membrana che riveste e protegge i polmoni. Il fattore di rischio principale per lo sviluppo del mesotelioma pleurico è l’esposizione ad amianto (detto anche asbesto).

Si consideri che fino a pochi anni fa l’amianto era un materiale ampiamente utilizzato per le sue proprietà isolanti e coibenti. Tra le categorie lavorative più a rischio vi sono gli operai di piastre metalliche, i costruttori di veicoli e di navi, gli idraulici, gli installatori di impianti a gas, gli elettricisti, gli operai del settore edile.

Alla stregua dei soggetti appena citati, sono considerati a rischio coloro che vivono o hanno vissuto a stretto contatto con i lavoratori esposti. L’utilizzo di amianto è proibito in Europa ed in varie nazioni in via di sviluppo dal 2005 ma altri paesi come la Russia, la Cina, il Kazakhistan ed il Brasile si produce ancora oggi.

Studi clinici che si sono susseguiti negli anni hanno stabilito che, per contrarre la malattia, è necessario inalare anche solo una fibra di amianto (che spesso è impercettibile). La cosa più grave, è che nella maggior parte dei casi ci si accorge della malattia quando ormai è troppo tardi e l’epilogo diventa dei più drammatici.

I tempi di incubazione della malattia sono molto lunghi e possono arrivare fino a 50 anni. Infatti, oggi, continuano a morire di mesotelioma pleurico soggetti che hanno lavorato a contatto con l’amianto negli anni 80/90.

La materia della sicurezza sul lavoro, oggi racchiusa nel T.U. 81/2008 sanziona coloro che utilizzano amianto ed introduce appunto, per evitare il danno, il principio di prevenzione; principio che anni fa, quando vi erano le prime avvisaglie di tale pericolo, non fu sicuramente adottato.

Ad oggi, sono in corso numerosi processi contro i datori di lavoro che hanno esposto i propri dipendenti ad amianto con l’accusa di omicidio colposo.

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