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Outplacement

E’ l’attività di consulenza e di assistenza alla ricollocazione professionale offerta ai dipendenti in esubero da licenziare, che, dovendosi riproporre sul mercato del lavoro, possono avere bisogno del supporto di società specializzate, di professionisti esperti in tutte le problematiche riguardanti la riqualificazione professionale, la gestione della carriera e l’orientamento dei lavoratori nel contesto produttivo.
L’outplacement nasce quindi, come sostegno alla flessibilità e mobilità crescenti nel mondo del lavoro. L’intervento può essere previsto da un contratto collettivo di lavoro, o può risultare da un accordo tra il dipendente e l’azienda.

L’accordo di outplacement richiede il coinvolgimento di tre soggetti:

  • del datore di lavoro che richiede il servizio;
  • della società di outplacement, che su richiesta dell’impresa, si impegna a seguire e ad aiutare il dipendente che gli viene affidato, per favorirne in tempi ragionevoli il reinserimento nel mercato del lavoro;
  • il dipendente, che si deve impegnare a seguire il “programma di outplacement” proposto dalla società di outplacement.

Il servizio è interamente pagato dall’impresa, a completo vantaggio del dipendente da riallocare e viene strutturato in tre fasi distinte:

– La prima fase riguarda l’analisi delle competenze del lavoratore e delle sue motivazioni che vanno incrociate con la disponibilità del mercato.
– Nella seconda fase si procede alla costruzione di un “pacchetto professionale” personalizzato con gli obiettivi di riposizionamento sul mercato e l’eventuale predisposizione di “programmi di riqualificazione” per l’acquisizione di nuove competenze.
– La terza fase è di assistenza al dipendente nella ricerca effettiva di  un nuovo posto di lavoro.

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