Rappresenta una forma di sciopero e consiste nell’azione di presidio davanti ai luoghi di lavoro per impedire l’ingresso ai dipendenti non aderenti allo sciopero.
Il picchettaggio viene considerato legittimo se si limita in un’opera di persuasione e di esortazione anche continuativa ed intensa, verso gli altri lavoratori.
Quando però si manifesta in modo violento o con minacce (ossia in un comportamento intimidatorio), il picchettaggio è riconducibile al reato per violenza privata punito con la reclusione fino a quattro anni, in quanto va a limitare la libertà di scelta e di comportamento delle altre persone (art.610 Cod. penale).