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Rischio biologico

Il rischio biologico consiste nella possibilità di contrarre infezioni, intossicazioni, effetti allergici, tumori, in seguito all’esposizione a virus, batteri, miceti o funghi (lieviti e muffe), colture cellulari derivate da organismi pluricellulari.

Le principali attività interessate, quindi con un maggior rischio, sono:

– attività in industrie alimentari;
– attività nell’agricoltura;
– attività in cui c’è contatto con animali e/o con prodotti di origine animale;
– attività in impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di rifiuti speciali potenzialmente infetti;
– attività negli impianti per la depurazione delle acque di scarico;
– attività nei servizi sanitari, comprese unità di isolamento e post mortem;
– attività in laboratori clinici, veterinari e diagnostici, esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica.

Per agente biologico si intende qualsiasi organismo, anche geneticamente modificato, una coltura cellulare, qualsiasi enderoparassita umano. Le malattie infettive sono il risultato dell’interazione tra un’agente infettivo ed un ospite suscettibile.

Vi sono molte modalità di trasmissione: per via respiratoria, attraverso il sangue, per via oro fecale con cibi e bevande, per contatto o per trauma, materno fetale, per zoonosi.

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