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Sostituto d’imposta

Il sostituto d’imposta è il soggetto obbligato per legge a sostituire in tutto (sostituto a titolo d’imposta) o in parte (sostituto a titolo di acconto) il contribuente nei rapporti con l’amministrazione finanziaria dello Stato.
La legge individua come sostituto d’imposta quel soggetto che è tenuto a corrispondere ad un altro soggetto. le somme che costituiscono il “presupposto dell’imposta”, come: i datori di lavoro, il committente del lavoratore autonomo, l’Istituto previdenziali erogante la pensione.
La ritenuta può essere:
• a titolo di acconto: si applica sulle somme che concorrono alla formazione di redditi soggetti alla tassazione ordinaria. È una anticipazione dell’imposta: il lavoratore al momento della dichiarazione sottrarrà dal debito la somma già trattenuta dal sostituto;
• a titolo di imposta: si applica sulle somme che sono sottratte alla tassazione ordinaria e sono soggette all’imposta sostitutiva. L’ammontare trattenuto dal sostituto coincide con l’entità dell’imposta e quindi il sostituito non dovrà più nulla all’Amministrazione dello Stato.
Gli obblighi del sostituto d’imposta sono:
• Ritenuta;
• Versamento diretto (entro le scadenze fissate dalla legge);
• Rivalsa nei confronti del sostituito sul quale gravano effettivamente le imposte;
• Dichiarazione.
Quindi, il sostituto d’imposta trattiene all’origine, a titolo di acconto, le imposte dovute sulla retribuzione, sui compensi o su altri redditi erogati per poi doverle versare mensilmente allo Stato. Il sostituito (ad esempio il lavoratore) non è debitore verso l’Amministrazione finanziaria, perché non è lui il soggetto che deve versare le imposte, ma, di fatto, gli effetti economici dell’imposizione fiscale ricadranno su di lui, come percettore di reddito.
Annualmente, il sostituto d’imposta deve denunciare, tramite una specifica dichiarazione (Modello 770), le trattenute operate nell’anno precedente.
Il modello 770 può essere:
– semplificato, se il sostituto d’imposta ha corrisposto soltanto redditi di lavoro, dipendente o autonomo;
– ordinario, se ha corrisposto anche redditi di capitale.
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