L’agevolazione under 36 può essere applicata anche nel caso in cui il lavoratore abbia già avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato per cui è stato utilizzato l’incentivo in questione presso altri datori di lavoro ma relativamente e limitatamente alle sole mensilità non ancora fruite durante il pregresso rapporto.
Per poter usufruire dei mesi residui di esonero in caso di riassunzione è necessario che il lavoratore, al momento della prima assunzione incentivata rispettasse i requisiti anagrafici previsti dalla normativa, che quindi non avesse ancora compiuto i 36 anni.
Per tutto l’anno 2023, quindi, in caso di assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine di lavoratori che hanno già avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato presso altri datori, con la medesima agevolazione, si potrà ricorrere all’esonero per le mensilità di incentivo non ancora utilizzate purché il lavoratore al momento della prima assunzione in regime agevolato non avesse raggiunto l’età di 36 anni e nonostante abbia successivamente superato tale età.
Per verificare l’utilizzo dello sgravio nei precedenti rapporti di lavoro, l’INPS ha messo a disposizione un’utility “rapporti a tempo indeterminato – verifica”, all’interno dei servizi telematici del portale, che rileva la sussistenza di assunzioni a tempo indeterminato indicando la data di avvio del rapporto, e fornisce specifica evidenza dei periodi di paga mensili in cui vi è stata effettiva fruizione dell’agevolazione, al fine del calcolo dell’eventuale periodo residuo di esonero spettante.
Tuttavia, tale riscontro non ha alcuna valenza certificativa perché i dati potrebbero essere incompleti o non aggiornati. Pertanto, i datori di lavoro dovranno acquisire e conservare la dichiarazione del lavoratore che attesti la sussistenza di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
È opportuno, infine, ricordare che relativamente all’esonero under 30 di cui alla Legge 205/2017, qualora i datori di lavoro avessero delle quote di esonero inerenti il 2018 non ancora utilizzate, il 2023 è l’ultima occasione per procedere al recupero mediante procedura di regolarizzazione Vig, prima che intervenga la prescrizione quinquennale.