Le assunzioni agevolate sono uno strumento utile a disposizione delle aziende e dai datori di lavoro in generale per favorire e incentivare le nuove assunzioni che consentono di usufruire di una riduzione del costo del personale.
I benefici che derivano dalle assunzioni agevolate possono essere sia di carattere normativo che economico e sono volte a favorire l’inserimento o il reinserimento in ambito professionale di determinate categorie di persone che versano in una situazione di svantaggio nel mondo del lavoro.
I benefici contributivi ed economici consistono in sgravi in caso di instaurazione e gestione del rapporto di lavoro che prevedono una riduzione dell’aliquota contributiva ordinaria, mentre quelli normativi prevedono agevolazioni di carattere patrimoniale ovvero agevolazioni di carattere fiscale, dei contributi e delle sovvenzioni previsti dalla normativa statale, regionale o da atti a valenza normativa connessi alla costituzione e gestione dei rapporti di lavoro (ad esempio: le riduzioni IRAP del c.d. cuneo fiscale, il credito d’imposta per nuove assunzioni ecc.).
Tra le varie assunzioni agevolate si annovera anche quella relativa ai giovani lavoratori under 36 (ovvero che al momento dell’assunzione o trasformazione del contratto di lavoro non hanno ancora compiuto 36 anni).
Si tratta di un’agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio (attuata nel biennio 2021-2022 e prorogata in quella del 2023) soggetta, però, all’autorizzazione della Commissione Europea per poter essere applicata.
Per poter usufruire di tale agevolazione, rivolta a tutti i datori di lavoro privati, imprenditori e non imprenditori, compresi i datori di lavoro agricoli, ed esclusi quelli domestici e le imprese del settore finanziario (banche, assicurazioni, ecc.), salvo diversa decisione della Commissione europea, è richiesto che:
- sia stipulato un contratto di assunzione o trasformazione a tempo indeterminato, anche parziale (in questo caso spetta un beneficio proporzionalmente ridotto);
- il soggetto assunto non abbia ancora compiuto i 36 anni (quindi il contratto deve iniziare entro i 35 anni e 364 giorni) e che, nella sua vita, non è mai stato titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
La misura dell’agevolazione è pari a 8.000 euro l’anno e riguarda il versamento dei contributi previdenziali (esclusi premi e contributi INAIL e le aliquote di computo delle prestazioni pensionistiche) per il 100% della quota a carico del datore di lavoro per i seguenti periodi:
- per 36 mesi dalla data di assunzione;
oppure - per 48 mesi dalla data di assunzione per i datori di lavoro che assumono in unità produttive ubicate in Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
L’assunzione deve avvenire nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023 ed il periodo di fruizione dell’incentivo può essere sospeso esclusivamente nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità. In questo caso è possibile un differimento del periodo di fruizione dell’agevolazione.
Inoltre, tale esonero contributivo non è cumulabile con altri oneri o riduzioni di aliquote di finanziamento previste dalla normativa.
Premesso tutto ciò e ribadendo che tale agevolazione è soggetta all’approvazione della Commissione Europea, nel corso del question time del 13 aprile 2023 alla Camera, in risposta ad un’interrogazione parlamentare (n.5-00683) rivolta al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, il Governo ha annunciato la probabile ed imminente decisione da parte della commissione Europea di autorizzare l’accesso allo sgravio contributivo per le assunzioni di giovani under 36 con contratto a tempo indeterminato o per le trasformazioni di contratto a termine in contratti a tempo indeterminato.