Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) per la pianificazione degli ingressi legali di lavoratori stranieri in Italia per il periodo 2023-2025 è stato approvato in esame preliminare. L’annuncio è stato fatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il comunicato n. 42 del 6 luglio 2023.
Il decreto incrementa le quote di ingresso legale per motivi lavorativi, estendendo le categorie professionali e i settori produttivi coinvolti. Inoltre, il documento segna la fine dell’uso di misure provvisorie, definendo in un unico atto i criteri per gli ingressi e la pianificazione delle quote massime di lavoratori stranieri per ciascuno dei tre anni nel periodo 2023-2025.
L’obiettivo è di introdurre un approccio incrementale alle quote, riducendo gradualmente la differenza tra gli ingressi programmati e le necessità del mercato del lavoro. Per il triennio 2023-2025, sono previsti 452.000 ingressi, rispetto a un fabbisogno di 833.000 unità, come descritto di seguito:
Ingressi programmati:
- 2023 –136.000
- 2024 – 151.000
- 2025 – 165.000
Fabbisogno:
- 2023 –274.800
- 2024 – 277.600
- 2025 – 280.600
Il decreto prevede una specifica quota per nuove professionalità, come elettricisti e idraulici, così come per lavoratori nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, nel trasporto di passeggeri con autobus e nella pesca.
Per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale, i settori confermati includono trasporto di merci per conto terzi, edilizia, turismo-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, e cantieristica navale; per il lavoro subordinato stagionale, i settori agricolo e turistico-alberghiero.
Agricoltura e turismo sono i settori che più di altri beneficeranno da questo piano di flussi migratori, con quote specifiche per i lavoratori che stipulano accordi per favorire la migrazione regolare. Le richieste di permessi di ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, saranno presentate dalle organizzazioni di lavoro più rappresentative a livello nazionale, che supervisioneranno anche il completamento del procedimento di assunzione fino alla firma dei contratti di lavoro.
Inoltre, il Legislatore ha approvato un decreto integrativo al DPCM del 29 dicembre 2022, in risposta alle domande d’ingresso per lavoro che hanno superato le quote autorizzate. Il decreto integrativo introduce una quota aggiuntiva di 40.000 unità per gli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, che saranno attribuite alle domande già presentate nel click-day di marzo.