Consulente del lavoro dal 1981

Fringe benefit fino a 3.000 euro? Si, ma non per tutti

Il fringe benefit fino a 3.000 euro sta subendo una ridefinizione al fine di promuovere maggiore equità nel sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie, nonché garantire stabilità nel paniere dei beni e servizi agevolabili.

Secondo il Decreto Lavoro (art. 40 D.L. 48/2023), attualmente in fase di conversione in legge ed all’esame del Senato, è stata confermata l’esenzione fino a 3.000 euro annui per i fringe benefit, inclusi i pagamenti anticipati o rimborsati per le utenze domestiche di acqua, luce e gas.

La norma introduce importanti modifiche rispetto alle versioni precedenti.

Il nuovo regime si applica esclusivamente ai dipendenti con figli a carico, compresi i figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati. Tale requisito è necessario per accedere al maggior beneficio, che può essere utilizzato sia per le necessità del lavoratore che per quelle del coniuge e dei familiari, anche se non a carico. La norma mantiene valide le regole ordinarie in materia di fringe benefit, ad eccezione dell’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).

Tuttavia, permangono ancora alcuni dubbi riguardo alla distribuzione del beneficio nel caso in cui i figli siano a carico di entrambi i genitori, nonché in situazioni di separazione legale o divorzio, o affidamento congiunto dei figli.

Per i dipendenti che non soddisfano i nuovi requisiti, la normativa al momento non è molto favorevole. Senza figli a carico, l’esenzione rimane limitata entro un limite annuo di 258,23 euro, senza la possibilità di utilizzare il beneficio per il pagamento, ad esempio, delle bollette domestiche.

Attualmente, vi è una differenza di trattamento che potrebbe generare una disparità all’interno della stessa categoria di reddito (quello da lavoro dipendente).

Si auspica un intervento correttivo durante la conversione in legge del Decreto Lavoro per consentire un sostegno più ampio ai lavoratori, inclusa la possibilità di utilizzare le somme a disposizione per il pagamento delle utenze domestiche di luce, gas ecc.

Inoltre, si auspica in una riorganizzazione strutturale dei fringe benefit, prendendo in considerazione le indicazioni fornite dalla riforma fiscale per una revisione completa di questi strumenti di welfare, compreso un possibile aumento della soglia di esenzione il cui importo attuale, se rapportato con il costo della vita odierno, è del tutto ormai obsoleto.

Centro Studi | Studio Cassone

Centro Studi | Studio Cassone

Il Centro Studi dello Studio Cassone è composto da un team di professionisti appassionati, dediti alla ricerca e alla condivisione delle informazioni così da garantire un aggiornamento costante del personale ed essere sempre un passo avanti.

Leggi anche